domenica 20 luglio 2008

Gesti



Le nuvole corrono inseguendosi

Il vento gioca con le tende della mia casa,

agita i teli e fa strani rumori,

il sole scappa, fugge, ha paura e si nasconde,

l’acqua del lago si increspa e si rallegra a tratti,

le papere sentono l’aria e si rifugiano nella loro tana di legno.


Il cane è piatto, sotto la sdraio davanti casa,

dondolano le lanterne che illuminano la sera,

anche se ora sono solo inutili rumori

e begli arazzi che circondano un portone d’oro.

Altri disegni i cielo sostituiscono quelli gettati via dal sole,

altri uccelli contano nel vento e vengono ad allietare questa sera di luglio


Un legno galleggia nell’acqua e veleggia al largo,

porta il mio urlo di aiuto vero la vita,

porta la mia anima che naviga nella tempesta.

Un raggio di sole lo colpisce improvviso

Ne scalda l’anima e ne rallegra le ossa

Il legno veleggia tranquillo

Si sente rassicurato


Osservo, dietro ai vetri, questa lenta scena lirica

Osservo fuori e vedo dentro

Getto gli occhi nel lago

E ne risalgono immagini nitide

Vedo il buio della mia vita

E sento urla e stridore di pena

Sento il vento, ma sarà suo quell’urlo disperato?


Mi volgo,

i libri mi parlano in silenzio,

la penna riposa nel calamaio, pronta a scolpire sentimenti

la mia vita mi osserva calma,

c’è silenzio dietro me,

c’è fragore fuori, ma non lo ascolto,

ascolto altro, io


Un odore arriva al mio animo

È cibo fresco, è cibo pronto,

è gioia, è nuova vita

Mi desto da questo sogno e dal sonno che ho

Mi sveglio, ma poi son sicuro?

Era sogno, era vita?


Lei sorride, ignara, non ha sentito nulla

Lei mi corre incontro,

mi abbraccia, mi sopraffa di gioia e amore

l’amo, rispondo a lei e mi abbandono alla sua gioia

ringrazio chi me l’ha mandata, ringrazio me che ho ancora forza

e godo del semplice atto di amare

questo animale puro e sincero che mi dona il suo amore da sempre.



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