domenica 24 febbraio 2013

Responsabilità individuale


Esiste un quotidiano online ("Il Fatto Quotidiano") che ieri in occasione delle elezioni ha pubblicato un editoriale secondo me molto ben scritto, con equilibrio e soprattutto con spirito civile, realmente civile...
Di questo, due stralci mi hanno colpito e mi sono piaciuti:

...La politica non si fa il giorno del voto. La politica si fa ogni giorno, quando si fa la spesa, quando si decide se usare o meno la macchina, quando si cerca di non produrre rifiuti, di costruire relazioni, di rafforzare le comunità, di aiutare chi ha bisogno. Quando si riparte dalle cose essenziali per una vita dignitosa: un tetto, del cibo sano, acqua pulita, istruzione, cultura, espressione del proprio talento e della propria dignità, consapevolezza di far parte di una grande comunità, umana, animale, naturale.”

...qualunque sia il nostro voto, assumiamoci la responsabilità della costruzione di questo nuovo mondo. Seguiamo da vicino la forza politica prescelta, stimoliamola a far meglio, denunciamola se tradisce le sue promesse e soprattutto portiamo quei contenuti che per noi sono importanti nella nostra vita quotidiana, nel nostro lavoro, nel nostro modo di vivere e abitare, nel nostro modo di costruire relazioni”. 

 
Ecco, credo che in occasione di questo periodo che a furor di popolo è visto, e fatto vedere, soltanto come una iattura, soltanto come crisi, ci siano i motivi, le occasioni e le spinte per fare una vera rivoluzione dentro noi stessi: ripensare, rivedere modi di fare, di pensare, abitudini, cose che abbiamo dato per scontate ed ovvie e che invece andrebbero meditate e ri-meditate.

Allora la politica, sì, la Vita, sì, l'etica sì, si fanno nella vita di ogni giorno, nelle piccole e apparentemente nascoste scelte che facciamo nei gesti quotidiani.

Questo dovremmo imparare e tenere a mente e questo dovrebbe essere il primo passo nel nostro farci carico e prenderci la resposnabilità di tutta una esistenza, fatta non solo di scelte strategiche e gigantesce al di fuori della nostra portata, ma di milioni di piccole eppure significative scelte fatte da NOI.