domenica 22 marzo 2009

Improvviso

A volte la magia ti prende e ti afferra quasi alla gola e non hai modo di sfuggire... ma forse “non vuoi sfuggire”... Ti prende in un vortice e ti porta dove mai immagineresti.. e senza capire e senza sapere ti svegli in posti che nessuno conosce, tanto meno tu... che solo il tuo cuore ritrova come dopo un sonno eterno.

Ti chiedi se sia magia o se sia stregoneria, se sia qualcosa che non conosci e che ti farà morire o volare o vivere in eterno, o che ti lascerà precipitare da altezze che nemmeno vuoi immaginare.

Senti la stretta, come una mano che ti tiene e non ti molla, senti l'anima che non riesce a liberarsi, ma poi ti chiedi cosa vorresti davvero, se veramente vorresti andare via e voltarti dall'altra parte.

Senti le lacrime che scendono sulle tue gote e ti chiedi da dove vengano, da dove si formino eppure il tuo animo è come scuro e dagli occhi sgorga questo fiume inarrestabile e non capisci e continui ad osservarti come dall'esterno, mentre sei tu, sei te stesso.


Può essere una musica, può essere una sequenza di immagini, il ricordo nel tuo cuore che un film fa emergere dal profondo, ma quando ti prende non hai scampo, non hai vie di fuga.

Nel segreto di te stesso, le vie di fuga non le vuoi, non le intendi cercare, sai che vuoi vivere quella emozione e quella sensazione fino in fondo, come forse colui che assume una droga si fa afferrare il cervello o chi rischia la vita si immerge nell'ebbrezza di quel rischio e tu ti abbandoni con tutto te stesso.


Piangi, ridi, ti emozioni, vivi quei momenti e quando ne esci sei diverso, come se avessi vissuto cent'anni, come se fossi sopravvissuto ad un uragano.


Allucinazioni, percorsi neuronali che si smontano dalla loro struttura regolare, equilibri di emozioni che saltano come fuscelli spazzati via dal vento di qualcosa di nuovo che ti ha abbracciato e che non ti lascia.



Ti volgi indietro e ti chiedi come fossi prima, non lo saprai mai più.

Tutto cambia, nulla resta ciò che era.



sabato 14 marzo 2009

Silenzio

Alle volte mi viene da rileggere libri che mi portano ad una zona che ho conosciuto da poco nei fatti, ma che mio padre spesso mi nominava, eppure non c’era stato, lui era nato nel ’14, dunque non poteva.. forse perché il suo, di padre, in quelle zone ci aveva dato l’anima, ed era sfuggito ad altro inferno, Caporetto. Alle volte ci torno, col cuore, quello che ci ho lasciato qualche mese fa, nell’umido dell’autunno incipiente.. e mi piace.. qualcosa evoca nel mio cuore, chi sa perché.

Oggi risfogliavo e mi ha preso il cuore, un pezzo:

Quanti abbiamo accompagnato lassù e poi son saliti o scesi, a seconda dei casi, lungo questa china, hanno convintamente esclamato: impossibile!
Già.. impossibile: ed invece eccoli, sotto la tempesta di fuoco, apposta per andare a gambe all’aria quando meno te l’aspetti, le balorde fasce gambiere avvolte sui polpacci, la stinta divisa grigioverde con la giubba chiusa al collo dalla rigida fascetta, la mantellina inzuppata d’acqua, tutto ciò che veste pregno d’acqua e di sudore, le buffettiere irrigidite dall’umidità, l’ingombrante ’91, zainetto, telo da tenda, borraccia, le pesanti mitragliatrici raffreddate ad acqua con manicotti e bidoni, le tante altre impedimenta di chi deve vivere per combattere.
Ma c’è di più, due notti all’addiaccio oltre i duemila metri, a carne e brodo, quando sono arrivate, e nell’animo il dramma inimmaginabile dell’attesa.
Non bastasse la storia incredibile e invece straordinariamente vera che stiamo ritessendo, ecco ancor oggi affiorare dalle crepe della roccia, rispuntare dalle magre zolle accanto a fiorellini dai più vaghi colori, gavette e gavettini schiacciati e sbertucciati, scampoli di elmetti e di ferraglia arrugginita, con quel noto color del sangue vecchio che raggela chi sa.

(G. Pieropan – "Ortigara 1917")


Mi viene da pensare a quei ragazzi: avevano vent’anni, chi ne aveva trenta era colonnello o qualcosa del genere, io sarei forse dell’età di Cadorna .. e vedo quelli che mi passano davanti ogni mattina, che nemmeno hanno idea di cosa sia morire in mezzo ai sassi, per qualcosa che non so se era Patria, ma Qualcosa era…
Oggi non sanno nemmeno che fare del loro tempo, non hanno idea di che cosa abbiano in mano, il tempo, anche se mille difficoltà, mille crisi economiche, mille politici inetti e stupidi cercano di farli stare male, di fargli vedere nero … per tenerli nelle loro mani.
Quegli altri, quelli che sono rimasti lassù, che hanno dato tutto forse, sicuramente la vita nel loro pieno, quegli altri non hanno avuto scelta..

Ieri sera leggevo parole scritte da un’amica, una Donna per un’altra Donna, da una figlia per la Mamma, e leggevo, avvertivo, l’amore, la passione, l’ammirazione, il rispetto.. sentivo sentimenti, emozioni, cose vere, da toccare con la mano, da stringere fra le dita…

Ed alle volte volgo lo sguardo intorno, nella quotidianità, nel marasma in cui mi tocca vivere ogni giorno, e silenzioso, fisso con gli occhi, osservo, in silenzio, sorridendo a chi mi saluta, carezzando con gli occhi chi mi chiede questo, e.. continuo ad osservare, e faccio pace dentro me.. e ringrazio per avere queste emozioni, anche solo quelle di un libro, di uomini-ragazzi distanti e mai conosciuti, di parole bevute a sorsate da una Amica mai conosciuta… nel suo sguardo, di Vita vissuta e che per fortuna mi colpisce e mi lascia qualcosa dentro… mi sento
fortunato

Tornando dal supermercato




10 marzo 2009


Nulla accade per caso, (ma questa è una mia opinione.).. eppure stamattina leggendo una newsletter di estrazione tecnico-scientifica, e nello specifico, leggendo un messaggio, vado a curiosare (mai fatto!) sull'indirizzo email dell'autore.. e scopro un link per me assai interessante ed intrigante... che con la tecnica ha a che fare fino ad un certo punto... si tratta del sito www.scrittoio.it, non si tratta di pubblicità occulta, bensì di pubblicità esplicita..., in quanto, ciò che viene dichiarato nella home-page << La divulgazione della ricerca scientifica prodotta sia in ambito professionale che amatoriale, purché condotta in maniera seria, corretta, anche e soprattutto quando questa ricerca può condurre verso lidi apparentemente diversi dal classico, dall'accertato, purché basati su teorie autosufficienti.... >> mi ha accattivato.
Ho proseguito nella lettura, scoprendo un “ambiente” molto intrigante e soprattutto stimolante, composto di persone che sono non proprio gli ultimi arrivati nel loro settore di competenza, ma che non hanno la mentalità chiusa tipica di chi pensa di sapere tutto... e quindi ecco il motivo per cui ne scrivo qualche parola...

Poi ad ognuno la scelta di curiosare ed informarsi, se lo ritiene il caso.

Infine, stasera mi arriva la posta e in una pubblicazione che leggo di fretta, mi colpisce una frase:
<< Una vita di sicurezze sarà semplicemente una noia. Sarà come continuare a guardarsi sempre lo stesso film, conoscendo ogni piccolo dettaglio di quello che sta per succedere. Ti puoi godere un film una volta sola...>>
Magari queste stesse parole per qualcuno non hanno alcun senso, e penso sia giusto che sia così, ma a me hanno fatto riflettere, per il mio momento, per il mio atteggiamento verso la vita che vivo, beh... mi ha fatto piacere e riflettere...
E sono rimasto meravigliato, di come ogni volta che constato quanto la vita sia incredibile, nuova, strana, e NON prevedibile, e ne sono grato.
Poi, ritornando dal supermercato dove avevo appena fatto acquisti.. dal compiere, quindi, un gesto banale e di routine, ho alzato la testa al cielo ed ho visto la luna, quasi piena, bella, chiara, bianca, tranquilla e silenziosa...