Oggi è il 20 gennaio,
il 9° giorno della luna (crescente) del Lupo...
Nella
umana corsa al sapere, al voler capire e conoscere, si è
persa, mentre eravamo e siamo tutti intenti, appunto, nella corsa,
quella conoscenza, e soprattutto quella consapevolezza che avevamo
delle radici e del perché di tante nostre azioni, abitudini, riti,
ed equilibri.
Affondiamo
radici biologiche e spirituali nella Natura, e di quella siamo parte.
Alcuni pensatori hanno tagliato questo ponte, che in parte era
già stato abbattuto dalla religione e conseguente influenza
cristiana sulla nostra cultura: la natura secondo questo credo, era
stata posta al servizio dell'uomo e da questi era distaccata, due
entità distinte.
Storicamente
siamo arrivati a pensarci non solo distinti, ma appunto, padroni
di ciò che esiste e in diritto di farne ciò che a noi serve o
piace: di qui le storture che oggi paghiamo tutti. Anche se in pochi
vogliamo ammettere queste responsabilità: meglio imputarle al caso,
o ad altri fattori del tutto occasionali o impersonali.
Ma
soprattutto abbiamo perso abitudini salutari per l'individuo e per
l'equilibrio personale e della società tutta, con ciò di cui siamo
parte. Ascoltare sensazioni di benessere o di messa in guardia di
fronte a situazioni, luoghi, cibi, persone, ecc. Ascoltare il cuore
dell'altro per poterci relazionare. Ascoltare la nostra tendenza
verso strade che ci possono portare non sappiamo dove. Osservare le
nostre azioni irrazionali per capirle, o darne motivazione e capire
le radici delle stesse, e almeno essere coscienti di dove si è
sbagliato e dei motivi, per non ripeterne, magari. Pregare senza
chiedere solo ciò che noi riteniamo giusto, imponendoci anche qui
come quelli che sanno ciò che deve essere e ciò che non deve
essere: arroganti piccoli dei che credono di sapere e non hanno la
umiltà sapiente di ascoltare la corrente e nuotarle in seno, per
poter scorrere con essa.
E
così via... un elenco che a farlo quasi impaurisce.
Nel
fare queste riflessioni non mi angoscio, non mi intristisco, anche se
ne avrei motivi più che seri. Al contrario, mi riempio di
gratitudine perché sto avvertendo aria nuova, entrata dalla porta
del mio cuore. Sento il fresco dell'esterno che si affaccia in me, e
senza voler negare passato o azioni di cui solo io sono responsabile
e nessuno sconto mi spetta, avverto e sento, la possibilità di fare
meglio, capire un po' di più, ascoltare. Se mi zittisco, quando ne
ho modo, come ora, nelle prime ore del mattino: ascolto, e sento,
voci, sussurri, indistinti, ma forse sempre un po' più chiari del
giorno prima.
Avverto
come la possibilità di poter avere risposte o messaggi, o aiuti, o
suggerimenti o solo pareri.
Sento
di non essere solo, che la Vita è ben più ricca di come mi è stata
presentata e dipinta in mille modi, fin da quando sono qui su questa
Terra.
E
questo mi conforta e soprattutto mi fa sentire vivo ed eccitato,
perché, realmente, ogni angolo è fonte di scoperta: e non per il
proprio egoico sapere e poi mostrare, bensì, per fare un passo verso
una serenità ed un contatto con quella Natura di cui sono parte e
che , come figliol prodigo, sto tornando a reincontrare veramente,
realmente e profondamente.
Grazie!