domenica 27 luglio 2008

Folla


Folla che parla, folla che corre.

Folla che si diverte e che urla, ma che non ascolta.

Folla che sta bene nella folla, perché “si deve fare”.

Folla che viene spinta verso il baratro e ne è contenta.


Discorsi che si fanno sempre, discorsi che fanno tutti.

Parole gettate senza saperne la natura, senza nemmeno ascoltarne il suono.

Idee che non ci appartengono, idee bevute a piena bocca,

idee che attecchiscono come il seme di grano,

e ci portano ad essere folla.


Tutti, insieme, in gruppo, compatti, ci sentiamo bene.

Insieme nel gruppo siamo forti, ci sentiamo forti,

nel gruppo viviamo tranquilli.

Additiamo il diverso, chi urla controcorrente, chi se ne esce con parole sconce,

additiamo il colore differente, additiamo l’odore non abituale,

indichiamo con l’indice ciò che fa paura, e nel gruppo lo esorcizziamo.


La folla legge il giornale e lo commenta,

la folla pensa per bene e rispetta le regole,

la folla non fa mai del male, anzi reprime ciò che è peccato!

Il peccato non appartiene al gruppo,

il peccato fa uscire dalla sicurezza!

La folla pensa insieme e va per la strada giusta.

Il gruppo è fatto di brave persone,

quando qualcuno sbaglia ci si meraviglia,

ci si scandalizza,

si rimane sconcertati,

e lo si caccia dal gruppo, lo si manda in esilio,

se poi muore e si toglie di mezzo, è meglio!

Non dà più fastidio.


Il diverso dà fastidio,

crea disagio e rumore che odiamo tutti,

dà cattivo odore a chi si lava sempre e si mette il deodorante,

esce dalle regole e dà cattivo esempio,

ciò che è diverso non serve al progresso.


Parlare diverso, pensare diverso, vestire diverso,

mangiare diverso,

fare cose in orari strani,

andare controcorrente, prendere le cose che altri scartano,

dire cose che altri non hanno coraggio di dire,

pensare e fare cose che tutti temono,

perché loro sono “folla”…

questo è molto “diverso”…


Dio del Cielo fammi sempre essere diverso!




Nessun commento: