martedì 14 aprile 2009

Ci sono volte che mi sento un lupo e non nell'accezione normale del termine (normale per i benpensanti!), ossia non nel senso di un tipo aggressivo ed affamato... ma per il fatto che sto bene con me stesso, con la mia solitudine con cui convivo da quando sono nato e che non ho mai visto come un bene, ma sempre come un difetto.. perché i benpensanti la vedono come un male...

Eppure...

… eppure non è affatto un male... ho ritrovato dopo anni, quanti, forse 5, forse 6, non so, un parente, stretto, uno di quelli con cui hai legami di sangue, quello vero.. ed è anche lui uno che tanto tempo fa, forse 50 anni fa, forse 60, ha scelto a solitudine, la vita da solo. Perché lui ha intuito, forse, oppure è solo stato fortunato, ed ha trovato il terno al lotto... tanti anni fa lui scelse di vivere girando nel mondo, facendo un suo “lavoro” , ma rifiutando una vita tradizionale, come tutti noi ne abbiamo... e facendo il rivoluzionario... malgrado lui rivoluzionario non sia, anzi... ed io l'ho ritrovato dopo anni in cui lo cercavo, forse lo detestavo, perché mi aveva deluso, mi aveva abbandonato, lasciato a me stesso, (facendo solo che bene), e lo condannavo, giudicavo, come siamo abituati tutti.... eppure l'ho ritrovato nel "giorno dell'Angelo", nel lunedì in cui tutti si divertono, in cui si va “fuori porta”.. io ho ritrovato lui e le sue parole, e la sua voce.. ed il suo esserci...

Non significa che mi senta diverso, ma è un segno, e mi ha fatto piacere.. e mi ha fatto riflettere: ormai tutto mi fa riflettere.. anche se la gente non lo sa.. e non lo dico..

Lui scelse da giovane, forse per caso, forse per sua fortuna, la solitudine, ma azzeccò il colpo, il numero al lotto.. e vinse.. anche io avrei potuto e non l'ho fatto, anche io ho avuto la stessa possibilità e non l'ho afferrata, ma ce l'ho ora, ora che mi chiedo se sia giusta, se faccia bene... e guarda caso... arriva lui, arriva la sua figura ed immediata l'immagine in me, della solitudine scelta, non capitata per caso... ed una intuizione: “Anche tu!”....

Mi dicono che fa rabbia... me lo dicono amiche del cuore, donne a cui voglio bene come me e più di me, me lo direbbe chi mi ama, chemi ama veramente, forse... forse la donna a cui dedicai trent'anni di vita, forse anche lei lo direbbe... che fa rabbia!
Perché tutti vedono l'esterno, la facciata, quel che sembra ..., e nessuno si domanda cosa ci sia dentro, dietro, nel profondo.. perché è normale che sia così, perché tutti fanno così.. vedono la punta dell'iceberg... e magari qualcuno azzarda anche un giudizio.. siamo abituati... e nessuno si chiede: “ ma cosa c'è sotto, cosa c'è dentro?” e se non vede, magari pensa, “Forse son io che non vedo!”


Ma io ho capito, io ho ascoltato il messaggio del Maestro.. perché il Maestro appare quando il discepolo è pronto, e stavolta ero pronto anzi.. stavolta cercavo proprio questo.. cercavo questa risposta... la cercavo per me stesso!

Questa solitudine non è un male, non è il sentirsi soli, l'essere soli perché abbandonati... questa è la solitudine della vita, quella che hai quando devi fare le tue scelte, e decidere quale strada scegliere per la TUA vita.. ed in quel momento sei sempre solo.. come quando nasci, come quando muori...

Non ho paura, non ho tristezza... ho solo una grande consapevolezza... e tanto amore da dare.. anche se ora sono solo, cosciente di esserlo, e cosciente che non c'è alternativa.. lo siamo tutti, che lo sappiamo o meno....


sabato 11 aprile 2009

A Te

Mi hai scritto poco tempo fa: "... che tristezza!"...

Me l'hai sbattuto davanti al muso, forse come fosse dipeso da me, ma forse no, forse volevi solo dirmi che eri triste, che ti spiaceva, che ripensavi al passato e che sentivi le lacrime: era il tuo modo dire quello, non so, non l'hai detto, non l'hai detto MAI!


Forse ho sperato per mesi e mesi, che poi sono diventati anni, per poi trovarmi qui quasi con gli occhi prosciugati, ma col cuore ancora gocciolante di sangue...
Forse!

Forse anche per me è triste ripensare a quei giorni, alle risate, al sole alle rocce ed all'aria aperta e forse avrei voluto una volta che mi chiedessi: "Cosa accade? Dimmelo, cosa ti succede, confidamelo?"
E non è mai successo.

Non te ne faccio una colpa, no, anche se lo vorrei. Razionalizzo, cerco di farmene una ragione, e non so con chi prendermela, ma probabilmente non c'è nessuno...

Ma
voi, siete così.. voi non dite le cose, voi fate finta di nulla, come è stato per lui prima di morire, anche dopo, anche ora, quando loro due non lo vogliono vedere morto, forse ancora non lo accettano...
E forse anche per te è lo stesso. Con chi voglio prendermela ed a che pro? E poi, anche se fosse, dopo, che cambierebbe?
Nulla!...

Ho sperato, sì, dentro me ho sperato che una volta nella mia vita, mi venissi in aiuto, perchè ero in panne, ero nei guai con me stesso e forse speravo che in quel momento tu mi mostrassi un altro lato, un gesto che non avevi mai fatto e mi mettessi là, davanti al muro e mi dicessi:" Ora mi spieghi e ti sfoghi e
insieme affrontiamo questo, anche se mi fai rabbia!"
E magari mi prendevi a schiaffi e mi costringevi a parlare ad aprirmi. Invece così non è stato. Ti sei chiusa, nel tuo giustificato dolore, nel tuo più che comprensibile e giusto "essere offesa dal mio fare dal mio gesto".. ed hai lasciato morire una vita, quella vita nostra che ora rimpiangi ma che anche tu, come me, non hai lottato per non perdere.

Non te ne voglio, non avrebbe senso, non servirebbe! Anzi ti voglio bene, e forse più di quanto credo: sicuramente più di quanto dico!

Ma ho dolore, ho malinconia, ho rammarico, ho anche io tristezza in me.. nel mio cuore!

Alle volte vivi con qualcuno per tanti anni, per una vita, e ti aspetti che lui reagisca in un modo, poi, vedi in un giorno sfumare i tuoi bei dogmi, le tue sicurezze e ti accorgi che vicino avevi uno sconosciuto.
Così è stato per te, così è stato per me.

Non c'è colpa, non c'è dolo, c'è solo sofferenza, e tristezza!

In te, come in me!