sabato 7 giugno 2008

Ho aperto una cartellina che non aprivo da 6 anni. Contiene dei fogli scritti a macchina, una "Lettera 32" della Olivetti, ma i fogli e quello che e' uscito per primo sono di quarant'anni fa.. 1969!

Sembra strano ma anche la scrittura a macchina puo' sembrare come una calligrafia, puo' dare le stesse sensazioni che proveresti se leggessi parole scritte a penna, da una mano che conosci bene, che conoscevi molto bene.

Mi hanno copito degli stralci " Lasciarmi vivere. Assaporare. Godere il fatto di essere vivo, di passare attraverso le stagioni, di vedere e sentire che tornano ogni volta i tempi noti dell'anno.

Godere di essere io, di continuare a studiare me stesso, che non conosco..."

Non immaginavo avrei avuto queste sensazioni.

Quella stessa mano mi accarezzava da piccolo, mi teneva, quando, ragazzino con i pantaloni corti, su sentieri per me impervi, e che oggi percorro di corsa.. arrancavo sotto il sole e sotto le rocce bianche del Monte Pelmo. Quella mano che ricordo, grande, sicura, con una fede d'oro che ora non ho piu', ma che vedo bene con gli occhi del ricordo, quella mano ha scritto con la calligrafia della Olivetti...

Odo ancora la sua voce..

Tutto questo e' bello, malinconicamente bello, ma bello... e ti fa gustare di piccole cose, cose banali, semplici, innocue, apparentemente sciocche, ma che rimangono in te per il resto della tua vita e che porti in te come parte di te.

Questa e' eternita', questo e' continuare a vivere in un altro.

Per alcuni sono solo ricordi melensi forse, sciocche fantasie di figlio che si sente triste.

Per me il bello di avere aperto una cartellina che era li' da 6 anni e che non avevo ancora avuto il coraggio di aprire...ora fra me e me sorrido, non sono affatto triste! :)

Ciao papa', grazie!


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