domenica 2 dicembre 2012

Storiella politica

Non ce l'ho fatta, primarie, ballottaggio... è troppo per me, anche se non ho seguito nulla in TV, ma è troppo, e qualcosa l'ho voluta scrivere, per me, da me e solo con me stesso... ovviamente se la pubblicassi da qualche parte seria e non su questo blog sconosciuto, verrei tacciato di qualunquismo, si deve combattere, si deve andare in trincea, si deve tornare a combattere....

certo....

Ma combattere è ben altro, partecipare e vivere una vita, anche sociale è ben altro che andare scrivere un nome di un pupazzo su una lista che non mi rappresenta e.. regalargli anche DUE euro...

Per cui almeno scrivo questa storiella....
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I soldati sono in fila per ricevere il rancio nella gavetta.
Una fila ordinata, si parla, si ride, ci si svaga, mentre si aspetta e lentamente si va avanti. Ma i soldati sono soldati, sono abituati ad aspettare a fare quel che gli si ordina, finanche sacrificare la vita, in tanti modi: lasciando la famiglia a casa per andare a combattere i cattivi, tenendo per sé i segreti militari di cui sono al corrente, uscendo dalla trincea sotto il fuoco nemico, pressoché certi di venire ammazzati, ma orgogliosi, di offrire quello che hanno di più prezioso, la Vita, di morire per l'onore, per seguire gli ordini ricevuti: i soldati sono soldati, per questo servono e si usano.

Gli hanno detto di fare la fila, di aspettare, di fare quel che c'è da fare, e loro obbediscono, da bravi soldati.
Fa freddo, piove, si aspetta, ci si è svegliati presto stamani, ma il bravo soldato ubbidisce e non pensa, non deve pensare, è un soldato! A questo serve, serve gente che non pensa e che si possa sacrificare.

Dopo, con la gavetta piena di brodaglia che fuma, ma che non sa di molto, con lo stomaco che brontola per la pancia, perché la brodaglia Non lo ha sfamato, il soldato, il bravo soldato, torna in camerata, si stende sulla branda, chiacchiera con l'amico della branda accanto. Si parla, e piano piano si va a vedere che la brodaglia non era proprio buona, che anzi faceva quasi schifo, che questa vita da soldato fa schifo, ma si è soldati, si deve ubbidire, senza fiatare!
E' la naja che è uno schifo, è essere soldati, ubbidire, essere trattati da soldati, essere comandati, tutto questo fa schifo, il soldato lo sente dentro se stesso, lo dice all'amico, e concordano. Vorrebbero andarsene, fare altro, tornare a fare i lavori in casa nella terra dei genitori, a badare alle vacche, a fare cose semplici, a Vivere.
Sono d'accordo, se solo fosse possibile lo farebbero!

Ma arriva il sergente, urla un ordine e tutti scattano in piedi e sull'attenti, sono soldati, i soldati ubbidiscono, in silenzio.

Inquadrati, si torna sul piazzale, al freddo, in fila per andare al cesso, come si fa sempre nelle caserme. Piove ora, si sta in fila e si aspetta sotto la pioggia e al freddo, ma i soldati fanno anche questo e i bravi soldati lo fanno sempre, fino alla fine.

Gli hanno ordinato di farlo, sono stati in fila, due settimane di seguito, al mattino presto, smadonnando perchè erano tanti e magari dovevano aspettare. Hanno anche regalato due euro al loro esercito, perché così gli è stato detto, ordinato, e loro, illusi di fare una scelta di libertà, hanno votato, hanno pagato, hanno fatto la fila per farlo.

L'esercito ora è contento, ha chiamato a raccolta tutti i volontari/obbligati e questi hanno risposto all'ordine. Addirittura ad alcuni che avevano altri ufficiali è stato detto di ubbidire a questi generali e loro... hanno ubbidito, ogni soldato sa ubbidire e lo fa sempre! Pur se mugugna...

Le pecore sono un gregge, sono tante, i montoni hanno anche le corna, sanno incornare, ci vai tu e ti possono anche correre appresso. Ma... arriva UN CANE, UNO SOLO, o due al massimo, e magari cinquanta pecore corrono via, ubbidiscono e vanno dove il cane le spinge. DUE cani, cinquanta pecore!

Milioni di persone sono morte illuse di fare la cosa giusta: hanno dato la vita, perché altri ne fruissero. Pochi ufficiali hanno portato alla strage milioni di soldati. I soldati sono milioni, sono tanti, ma ubbidiscono, gli hanno insegnato a ubbidire e loro questo fanno.

Sanno bene, i soldati che scegliere un generale o un altro non cambierà nulla, i generali sono corrotti tutti, si cambiano divisa, parlano, usano parole diverse, apparentemente nuove, ma sono sempre loro, generali corrotti. Ma i soldati ubbidiscono, alcuni addirittura sentono la nostalgia delle battaglie, dell'odore del sangue, quando si andava all'assalto, dei vecchi tempi....

Li continuano a prendere in giro, e loro, ubbidiscono, perché i soldati solo quello devono fare: ubbidire e non pensare!

Che poi sia una trincea o andare a votare alle primarie... scimmiottando il Paese lontano che le primarie le ha inventate.... fa lo stesso.... ubbidire e non pensare.... illusi di scegliere!

Ahimé.

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