Una amica, Edera ( casaedera.blogspot.it) ha pubblicato qualche giorno fa un post
(http://casaedera.blogspot.it/2012/12/prospettive.html ) sul suo blog che consiglio di andare a leggere e seguire, e la foto, quando l'ho vista, mi ha ispirato le parole che seguono.
Grazie all'autrice dell'immagine che mi permette di usarla anche nel mio blog :-)
_______________________
Ci
sono, nella esistenza che conduciamo, posti, momenti, atmosfere e
situazioni in cui si percepisce qualcosa di decisamente diverso dalla
cosiddetta "normalità". Lo sentiamo d'istinto, come un
flash che ci colpisca nel buio, come un qualcosa che ci afferra lo
stomaco: sappiamo che è così!
Sono
momenti diversi, speciali, provocati nelle maniere più diverse, da
qualcosa in cui ci si trova a stare, che possono essere situazioni
reali, ma anche immagini viste dietro un PC, o musiche percepite
lontano, nelle case vicine, o profumi appena carpiti nel nostro
andare per la nostra strada.
In
questi momenti avvertiamo dentro noi stessi, anche se filtrato in
qualche maniera, qualcosa di magico, parola che per noi umani
significa incomprensibile e inspiegabilmente bello.
Non
si tratta di cose artificiali o costruite, non di situazioni che la
massa vede come straordinarie, come spettacoli teatrali o sfarzo di
denaro e potere, no! Si tratta di cose che ai più sfuggono, e
sfuggirebbero anche a noi se non si stesse in quel posto, in quella
situazione con quel particolare stato d'animo e dello spirito.
Sono
cose semplici, lineari, pure, pulite.
Avvertiamo
una sintonia, un reale essere parte di qualcosa di più grande di ciò
che è quotidiano, e che non avvertiamo normalmente.
Questi
momenti e queste situazioni sono uniche e veramente preziose.
In
questi momenti, ahimè rari, sentiamo il divino, la sacra fiamma
ardere dentro di noi ed ardere all'unisono, come un'orchestra in cui
gli archi vanno tutti al medesimo tempo e sulla medesima melodia,
avvertiamo che ci si espande, che non siamo solo fisico, ma ben
altro, molto più.
Lo
sguardo si perde, la mente vola, è come una sorta di perdita di
corporeità e capiamo quanto la Vita quella vera, sia molto diversa
dall'esistenza che trasciniamo nel quotidiano, quanto la Realtà non
sia quella che tocchiamo con la mano, ma questa, questa che
percepiamo, questa la Vera Realtà.
E
se abbiamo questa fortuna, di vivere istanti di tal tipo, non
possiamo che ritenerci fortunati, baciati dalla Vita e possiamo solo
dire: “Grazie!”
Nessun commento:
Posta un commento