domenica 20 aprile 2008


Vivo attualmente in una località di mare ed amo, al mattino presto, andare al porto a passeggiare tra i moli, osservando le barche sonnolente cullarsi nell’acqua tranquilla dell’alba, osservare il sole che lentamente prende possesso del cielo, ascoltare i gabbiani che svolazzano alla ricerca di cibo o che giocano come faceva Livingstone.. ed assaporare l’odore di salsedine.

Mi piace ascoltare le onde frangersi sul molo esterno, osservare la schiuma bianca formarsi e farsi risucchiare dall’acqua blu..

Mi piace osservare quei pochi proprietari di barche, quelli veri, (non quelli della domenica), che al mattino presto si dedicano a pulire, lavare, rassettare la propria imbarcazione, con amore, con cura, con l’affetto che si dedica ad un Amore…

Li invidio un po’, perché non ho il denaro per possedere una barca a vela e non ho più l’età per acquisire l’esperienza che mi permetterebbe di traversare mari agitati, come posso fare in mezzo alle montagne.. la mia vita ormai è dedicata ad altro..; ma mi beo anche di poter stare là, nel silenzio e nel fresco del mattino, a vivere di quell’atmosfera silenziosa che ad un osservatore superficiale sembrerebbe forse banale, ma che a me dà sensazioni difficili da trasporre a parole..

Mentre tornavo oggi a Roma, in auto, ho acceso la radio e “non per caso” ho colto la recensione di un libro in cui l’autore descrive un viaggio compiuto da Piacenza a Lahsa, in bicicletta; l’autore è uno di quei rari italiani che non possiede cellulare né usa Pc… e parlava di come avesse potuto osservare ed apprezzare la semplicità della vita delle persone incontrate in Tibet e la loro felicità.. non è stato un “caso” trovare quella trasmissione proprio in quel momento..

Mi rendo sempre conto di come la vita, quella “vera”, sia fatta solo di piccole cose, che sono solo apparentemente “piccole”; sono piccole per il modo di pensare comune, ma che invece sono “grandi” nella loro essenza, nel loro essere.. perché danno molto più di quanto si possa avere da tante altre cose e situazioni molto più appariscenti…

Questo il bello, basta poco per “sentire” la vita e la sua vera “essenza”.. ma ci vuole silenzio, meno clamore… ed attenzione …

Così come nel rapporto con la persona amata, ci vuole molto poco, forse alle volte meno “cerimonie”, meno” oggetti”.. quelli servono dopo, servono intorno, o servono prima, e non sempre.. ma quel che fa amore, che costruisce una relazione vera, un sentimento e.. un legame, legame vero, quello è ben altro.. e quello, forse, spiega perché, anche dopo anni, quando si è perso un amore, un Amore vero, si continua a “sentire” dentro…

Questa è la Vita!




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