domenica 20 aprile 2008

Un gesto

Aspettavo la metro, una normale fermata della Metro di Roma, una tranquilla mattinata di sabato, gente che aspetta, caldo di primavera fuori, odore di metropolitana dentro…

Un papà ed un figlio davanti a me, io carico con un pacco ingombrante anche se non pesante, ma impacciato. Mi sono caduti gli occhi su loro, si sono fermati, li ho superati di poco e mi sono voltato.

Un gesto: il papà si è chinato, ha abbracciato il bambino (forse 8-10 anni), lo ha stretto, con un amore che si “sentiva” che si vedeva anche nel buio di quella fermata… il bimbo come distratto, come non coinvolto, ha “subito”, lo ha lasciato fare, come fanno i cagnolini quando li carezzi, ma quando vedi che le carezze gli piacciono… ed il cucciolo era così.. era contento dell’abbraccio, dell’amore che “sentiva”…

Quanto semplice, quanto poco ci vuole, quanto banale la vita, ma quanta verità e quanto sentire in certi piccoli, apparentemente innocui gesti. Quanto sentimento! E quanto bello osservare l’amore..

Ho ripensato ai miei abbracci, a quando li davo anche io, a quanto amore ho dato e messo nelle mie strette… spero di avere ancora l’opportunità di darle quelle strette… spero che la vita me lo consenta per secoli e di riuscire a trasmettere sempre il mio sentimento…

Ho invidiato quel papà…Ho ringraziato quell’uomo, ha avuto un semplice, ovvio, banale moto d’amore e senza saperlo ha dato anche a me…




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