giovedì 17 gennaio 2013

Inverno ed Imbolc



Tra circa 15 giorni è la Candelora, la riedizione moderna di Imbolc, la vecchia celebrazione della fine dell'inverno, umana, ovviamente, in quanto la Natura, non sta  a vedere se è una data o l'altra, fa quel che deve.... ma in generale, diciamo che fra circa 15 giorni cominciamo a pensare alla fine di questo inverno che sembra appena iniziato, e questo, a me, personalmente un po' dispiace...
Mi piace l'inverno, credo che da buon "lupo" mi trovi meglio in inverno che d'estate, col freddo, che mi porta a rintanarmi in casa magari sorseggiando un the caldo, a godermi il calduccio, o il fuoco del camino, o l'intimiotà data da quelle cose semplici ma belle, come leggere un libro, fare dei lavori col legno, ascoltare la radio, voci lontane eppure vive, reali...
Mi piace l'inverno perché ferma un po' la scena, come se dicesse uno "stop" alla Vita e rallentasse almeno, questi ritmi che non sono affatto umani, perché falsati, acceletari, da questo voler correre, essere veloci... dover essere veloci a tutti i costi.
Mi piace anche la neve, perché con la neve si coprono le bruttezze, le storture, le atrocità che vedo quando percorro la campagna, anche semplicemente osservando la sporcizia di ciò che noi umani gettiamo in giro fregandocene degli effetti di ciò che facciamo. La neve copre. La neve fa silenzio, perché assorbe i rumori, le grida, il rumore tutto, della vita frenetica ed efficiente che crediamo sia sintomo di progresso, ma che invece brucia la nostra saggezza, la nostra vitalità, l'anima tutta, di noi umani esseri divini.

Ed allora sto ancora assaporando questo inverno, in cui sento proprio il bisogno di silenzio, di fermare, di rallentare e godermi il riflettere, lo scrivere, il leggere, anche lo studiare, anche l'osservare la terra che è spoglia di piante, quelle piantine che a primavera ed in estate curo e accudisco con amore e attenzione e che mi ricambano dandomi cibo, i loro frutti, il loro amore....

Questo inverno mi piace, mi piace la sua pioggia, il suo vento, tutto, come mi piace il sole d'estate, anche se patisco il caldo.
Mi piace quel che Madre Natura, mi dona, tutto, ne godo, ne sono grato, lo sento dentro, mi ci sento parte e lo vivo e ne godo appieno.

Imbolc arriva, lo celebrerò e sarò speranzoso che la Natura non ascolti troppo le date di noi umani, e mi regali ancora un po' del suo dono bianco e silenzioso, questo inverno che ora ancora abbraccia tutti noi con la neve che solo i tg possono definire come una sorta di calamità e che la stupidità di chi li vede può condividere, sempre tesi ad avere paura di tutto, cioè di ogni cosa della Vita.
Imbolc arriva e mi preparò, comunque gioioso e desideroso di celebrare qualcosa che dall'eternità, la Natura dona a tutti, senza distinzione, Lei sì, realmente giusta ed imparziale.

E comunque sia, la Vita è qualcosa di veramante UNICO, comuneu sia e comunque vada.


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