giovedì 9 agosto 2012

Questa compagna che mi sono trovata accanto...


Non credo di averla cercata, almeno, non ricordo... No! Credo di essermela trovata accanto fin da quando ero adolescente.

L'ho trovata, mi era normale averla accanto e con lei parlare, ed avere quella confidenza che si ha con una sorella, o una parte di se stessi.
Non è stata mai invadente, mai eccessivamente si è presa spazio o me ne ha tolto. E' sempre stata discreta, in attesa di avere il suo di spazio, il suo di turno.
E quando è stato, o..è possibile, esce fuori, viene a trovarmi, mi fa compagnia.
E parliamo, dialoghiamo oppure mi ascolta, in silenzio, attenta e partecipe del mio parlare, del mio svuotarmi l'animo, del mio raccontarle quel che è accaduto dall'ultima volta.
Mai mi interrompe, mai mi dà consigli non richiesti. Anzi, a dire il vero, non me ne dà mai, di consigli e di pareri, è sempre là, in silenzio, sorridente in modo discreto, forse anche un po' umile, ma anche affettuoso.

Mi è compagna e sorella, amica e parte di me stessa, e ci si conosce come le proprie tasche, come se si fosse vissuti insieme da un'eternità e mai ci si è stancati l'un dell'altra.

Quando ascolto la musica, allora si lascia cullare, si abbandona alla melodia e forse mi è musa ispiratrice, così come quando leggo, specie qualcosa che mi coinvolge. Allora lei, è là, con quei suoi occhi da cerbiatto, innocenti, eppure consapevoli e presenti e maturi; un po' ingenua eppure animo vissuto, mi lascia il suo sentire, mi dona quei pensieri lievi e silenziosi che ben conosco da una vita intera.
Quando mi raccolgo con me stesso si raccoglie anch'ella, in silenzio, direi quasi in clausura, e non si vede, non fa rumore, non disturba, non altera quell'atmosfera che sa essermi essenziale, direi vitale. Eppure è là. Lo so. La sento, sono perfettamente cosciente che lei è là!

E' una vita che conviviamo, che condividiamo ogni istante, seppure ognuno a suo modo, seppure lasciando l'uno all'altra la libertà di essere ciò che è, o ciò che crede di essere... lasciando all'altro, la libertà di imparare in questa lunga strada che non si sa bene e con certezza dove porta e a cosa serva, anche se qualche sentore io ce l'ho.
E' una vita che ci si conosce e ci si rispetta e ci si vuol bene e so che mai ci si lascerà, che per sempre calcheremo i nostri rispettivi passi, ognuno a sua maniera e con la sua velocità, e sempre col massimo rispetto reciproco, eppure insieme!

Chi sa perché sei venuta proprio da me, perché hai scelto me fra milioni; oppure, forse non sono l'unico, forse anzi, sono proprio uno dei tanti, eppure mi hai fatto dono del tuo esserci.
Chi sa. Non c'è risposta a questa domanda senza senso e senza motivo.

Ma posso dire che con te sto bene; sono sato bene e credo che così starò, ormai siamo una coppia, noi, ben salda e ben sperimentata.

Tu, la malinconia, delicata e tenue che vola lieve e silenziosa nella mia vita, ed io, cavaliere del nulla, leone o lupo che dir si voglia, che corre nelle sconfinate praterie del sogno e della fantasia.
Siamo una coppia inossidabile, come si dice, e ...allora, balliamo, buttiamoci nelle danze e facciamo ancora un giro!


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