sabato 14 agosto 2010

Pioggia d'agosto












Piove!

E' temporale: tuoni, lampi lontani, rimbombo di rumori cupi, pioggia che tocca le foglie e salta via.

L'aria torrida di ieri, il soffocare la mia vita di questi giorni è svanito nel freddo dell'acqua che scende a grasse gocce e batte in terra lasciando un segno nell'aria e nel posto.

Aria che scorre fra rami di alberi meravigliati di questo improvviso cambio di maniera dell'estate, come lampo arriva il sentirmi nell'autunno, eppure sul muro c'è scritto che sono nella canicola..

La mente corre alle foglie degli alberi che riparano dal temporale vero, ai tronchi che respirano l'umido della terra e l'odore di bagnato che riempie narici e cuore. Sorrido, per come sono fatto, per come piccolo uomo, basta nulla a farmi far viaggi fra le stelle e farmi atterrare più rapido di una astronave qui, adesso.

Eppure godo di questi improvvisi mutare di scene, di tutto un cambiare della vita e darmi sensazioni ed emozioni solo nel mutare disegni attorno ala mia vista, pur rimanendo sempre lei, la stessa, la Dama della Vita.

Basta un soffio, dopo, nel pomeriggio, e le nuvole sciolgono le loro braccia e le dita che stringono abbracci di convenienza, e necessità, e ritorna il ragazzo allegro che con le sue emozioni ed i suoi scherzi riporta allegria nella comitiva, quel ragazzo che tutte amano perché dona color cioccolato alla pelle e fa stare come diversi quando riusciamo a placare la nostra voglia di parlare spesso di poco, ed ascoltare qualcosa di nascosto nel cuore di ognuno.

Mi volto e mi piego a vedere se le foglie del peperoncino sono bucate dall'acqua, e vedo una piccola formica che corre sotto un riparo per non affogare nell'alluvione della sua casa.

Cambia il mondo quando le dimensioni mutano, per te una goccia di sete in meno, per me alluvione che distrugge un sogno di vita. Il vento che sfronda l'autunno, per uno scoiattolo può far rimettere a posto una casa costruita con fatica, per altri addirittura peggio dello tsunami.

Nel nostro “giocare” in questo luna-park proviamo tanti giri ed attrazioni, alcune belle, vorremmo non lasciarle mai, di altre piangiamo impauriti e fuggiamo nelle braccia della mamma. Eppure è così, la vita vale sempre, da secoli infiniti e come oggi domani, fino a quando si ripete un rito eterno.


Ascolto la pioggia, è bello imparare da lei, far tacere me stesso, far segno col dito e.. ascoltare, grato, godendo del freddo che accarezza i polpacci, e sogno, nel tuono che scuote l'aria, la roccia che ingrigisce e che porta strisce di nero sul suo corpo a brillare nella luce del sole che asciuga, dopo. Sogno e ricordo, sogno e vedo il futuro che forse arriverà, e intanto mi immergo in questo vento che tutto carezza, e che non costa.


Basta poco a noi umani per volare alti, basta solo lasciare le ancore, il capitano dà l'ordine, si salpa e tutto diventa leggero.


Nessun commento: