La
mente cosciente è quella impegnata con gli eventi della vita di
tutti i giorni; è la mente che impara, che rettifica, che acquisisce
una tecnica, scientifica, medica o burocratica che sia. È la mente
cosciente dell’uomo d’affari che diventa schiavo del suo lavoro.
La maggior parte della gente è impegnata dalla nove alle cinque,
quasi tutti i giorni della vita, per guadagnarsi da vivere; e quando
la mente passa così tanto tempo della vita per acquisire e praticare
una tecnica, che si tratti di un meccanico, di un chirurgo, di un
ingegnere, di un uomo d’affari o di quello che volete, naturalmente
diventa schiava di quella tecnica; mi pare ovvio. Così come la
casalinga diventa schiava della casa, del marito, di cucinare per i
figli, l’uomo è schiavo del suo lavoro; ed entrambi sono schiavi
della tradizione, delle abitudini, della conoscenza e delle
conclusioni, delle credenze, del condizionamento al proprio modo di
pensare. E noi accettiamo questa schiavitù come inevitabile, non
indaghiamo mai per scoprire se possiamo vivere senza essere schiavi.
Avendo accettato come inevitabile di doverci guadagnare da vivere,
abbiamo anche accettato come inevitabile la schiavitù della mente
con le sue paure e così portiamo avanti questa esistenza quotidiana.
Dobbiamo vivere in questo mondo; questa è la sola cosa inevitabile
della nostra vita. La domanda è, certamente, se non sia
possibile vivere in questo mondo con libertà.
J. Krishnamurti, -
The Collected Works vol XI, pp 253-254
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