Non credo di averla
cercata, almeno, non ricordo... No! Credo di essermela trovata
accanto fin da quando ero adolescente.
L'ho trovata, mi era
normale averla accanto e con lei parlare, ed avere quella confidenza
che si ha con una sorella, o una parte di se stessi.
Non è stata mai
invadente, mai eccessivamente si è presa spazio o me ne ha tolto.
E' sempre stata discreta, in attesa di avere il suo di spazio, il suo
di turno.
E quando è stato, o..è
possibile, esce fuori, viene a trovarmi, mi fa compagnia.
E parliamo, dialoghiamo
oppure mi ascolta, in silenzio, attenta e partecipe del mio parlare,
del mio svuotarmi l'animo, del mio raccontarle quel che è accaduto
dall'ultima volta.
Mai mi interrompe, mai mi
dà consigli non richiesti. Anzi, a dire il vero, non me ne dà mai,
di consigli e di pareri, è sempre là, in silenzio, sorridente in
modo discreto, forse anche un po' umile, ma anche affettuoso.
Mi è compagna e sorella,
amica e parte di me stessa, e ci si conosce come le proprie tasche,
come se si fosse vissuti insieme da un'eternità e mai ci si è
stancati l'un dell'altra.
Quando ascolto la musica,
allora si lascia cullare, si abbandona alla melodia e forse mi è
musa ispiratrice, così come quando leggo, specie qualcosa che mi
coinvolge. Allora lei, è là, con quei suoi occhi da cerbiatto,
innocenti, eppure consapevoli e presenti e maturi; un po' ingenua
eppure animo vissuto, mi lascia il suo sentire, mi dona quei pensieri
lievi e silenziosi che ben conosco da una vita intera.
Quando mi raccolgo con me
stesso si raccoglie anch'ella, in silenzio, direi quasi in clausura,
e non si vede, non fa rumore, non disturba, non altera
quell'atmosfera che sa essermi essenziale, direi vitale. Eppure è
là. Lo so. La sento, sono perfettamente cosciente che lei è là!
E' una vita che
conviviamo, che condividiamo ogni istante, seppure ognuno a suo modo,
seppure lasciando l'uno all'altra la libertà di essere ciò che è,
o ciò che crede di essere... lasciando all'altro, la libertà di
imparare in questa lunga strada che non si sa bene e con certezza
dove porta e a cosa serva, anche se qualche sentore io ce l'ho.
E' una vita che ci si
conosce e ci si rispetta e ci si vuol bene e so che mai ci si
lascerà, che per sempre calcheremo i nostri rispettivi passi, ognuno
a sua maniera e con la sua velocità, e sempre col massimo rispetto
reciproco, eppure insieme!
Chi sa perché sei venuta
proprio da me, perché hai scelto me fra milioni; oppure, forse non
sono l'unico, forse anzi, sono proprio uno dei tanti, eppure mi hai
fatto dono del tuo esserci.
Chi sa. Non c'è risposta
a questa domanda senza senso e senza motivo.
Ma posso dire che con te
sto bene; sono sato bene e credo che così starò, ormai siamo una
coppia, noi, ben salda e ben sperimentata.
Tu, la malinconia,
delicata e tenue che vola lieve e silenziosa nella mia vita, ed io,
cavaliere del nulla, leone o lupo che dir si voglia, che corre nelle
sconfinate praterie del sogno e della fantasia.
Siamo una coppia
inossidabile, come si dice, e ...allora, balliamo, buttiamoci nelle
danze e facciamo ancora un giro!
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